Attività

Management della finanza strategica

Utilizzando moderne tecniche elaborate grazie all’utilizzo del concetto di flusso monetario e del concetto di ciclo finanziario si è in grado di effettuare valutazioni delle imprese rilevandone la solvibilità, la reversibilità, la fluidità. Concetti che consentono di rilevare emboli finanziari che ne squilibrano i flussi e di conseguenza permettono di elaborare strategie finanziarie per rimodularne le configurazioni restituendo alla impresa l’equilibrio finanziario.

In particolare, si rileva se la struttura finanziaria del sistema presenta una configurazione tra le sue componenti tali da consentire nel tempo futuro e nel tempo attuale di onorare i propri debiti di medio-lungo periodo e quelli di breve periodo.

La metodologia utilizzata per la solvibilità ovvero della onorabilità dei debiti di medio-lungo periodo è quella del confronto tra entrate ed uscite di medio-lungo periodo [differenziale di medio-lungo periodo] o del confronto tra entrate ed uscite di breve periodo [differenziale di breve periodo], espresse ciascuna come differenze e valutate nei loro valori positivi o negativi i cui valori relativi (positivi o negativi) ne indicano il grado di solvibilità del sistema.

La metodologia utilizzata per la fluidità, ovvero per la verifica della onorabilità a breve dei debiti, considera i ritardi degli incassi e i ritardi dei pagamenti e quindi ne ricava la onorabilità come liquidità necessaria per sostenere il saldo derivante dalla combinazione tra ritardi per riscossioni e ritardi dei pagamenti.

Ulteriori strumenti concettuali ed operativi prevedono sviluppo di strategie di riequilibrio operando su ridefinizioni quantitative dei differenziali di medio-lungo periodo, differenziali di breve periodo e del loro rapporto di composizione.

L’analisi ha una doppia utilità:

• è utile per rilevare debolezze finanziarie dei concorrenti e di conseguenza valutare politiche di prezzo congruenti con le azioni strategiche eventualmente da intraprendere;
• è utile per rilevare la capacità dei clienti di onorare nei tempi ordinari i debiti per acquisti effettuati.

Pianificazione dello sviluppo

La pianificazione dello sviluppo riguarda la quantificazione ottimale del rapporto tra mezzi propri e mezzi di terzi tale da comportare per l’impresa il minor costo finanziario e la massima garanzia di solvibilità. Per giungere a questo risultato sono stati utilizzati strumenti operativi che rilevassero la capacità finanziaria della impresa e la sua capacità reddituale. Ciò al fine di verificare i limiti di autofinanziamento possibile rispetto a costi finanziari da sostenere per finanziamento esterno e parallelamente valutare la sostenibilità del quantum di finanziamento esterno associato alla scelta di autofinanziamento.
Poiché i limiti di autofinanziamento sono dati dal fattore finanziario espresso dal Margine di Struttura e i limiti di sostenibilità sono dati dal fattore economico espresso dal Margine Operativo Lordo, questi due fattori sono stati assunti come variabili di confronto nelle scelte da includere nelle diverse ipotesi dell’iter di sviluppo.


Un algoritmo di interrelazioni tra fattori finanziari e fattori economici delle differenti composizioni capitale proprio/capitale di terzi consente di valutare ipotesi alternative della loro composizione in termini di sostenibilità finanziaria, una volta fissato il valore degli investimenti, e definiti alcuni parametri costanti (tasso di interesse, aliquota fiscale). Ciò permette di esplicitare un ventaglio di ipotesi di combinazioni tra di essi in grado di garantire la sostenibilità e di valutarne il costo.
Un algoritmo di interrelazione tra investimenti e mezzi propri è in grado di definire in base alla capacità reddituale della impresa, rappresentata dal Margine Operativo Lordo, i mezzi propri di cui disporre per differenti ipotesi di investimenti, definiti i parametri costanti indicati (tasso di interesse, aliquota fiscale).
Un ulteriore algoritmo che relaziona i differenti valori di Margine Operativo Lordo disponibili per riduzione delle vendite sviluppa la vulnerabilità di ogni ipotesi considerata, ovvero i valori limite di riduzione delle vendite o incremento dei costi al disotto dei quali il finanziamento non è più sostenibile.

Gestione rete vendita

Anche in questo caso lo strumento operativo è rappresentato dallo sviluppo ad hoc di un software ancorato ad un data base. In questo Data Base sono inseriti i dati per determinare la potenzialità della domanda del bene o servizio, suddivisa secondo il criterio del mercato proprio, del mercato di competenza e del mercato globale. Dove:

• per mercato proprio viene inteso il mercato che copre l’area di incidenza e i segmenti di domanda presenti;
• per mercato di pertinenza viene inteso il mercato che copre l’area di incidenza e i segmenti di domanda complessivi che includono anche quelli non serviti:
• per mercato globale viene inteso il mercato che include tutte le aree e tutti i segmenti.

Grazie a questa distinzione il software è in grado di valutare il posizionamento della impresa in ciascuno di queste tipologie di mercato e quindi in base alle potenzialità esistenti e non sfruttate è in grado di individuare la strategia ottimale di copertura delle aree e dei segmenti.

Individuata la strategia ottimale il software è in grado di programmare, in forza degli obiettivi mensili di vendita di ciascun prodotto/servizio fissati, la distribuzione delle vendite per agente. Per generare questa distribuzione il software rileva le quote di mercato della impresa, quelle del mercato di pertinenza e quelle dell’agente e attraverso l’input di obiettivi in termini di quota da far perseguire all’agente sviluppa la distribuzione delle vendite per agente, per prodotto e per area.

Marketing Strategico

Il marketing strategico consiste nell’elaborare la mappa competitiva dei concorrenti presenti in un’area e di operare strategicamente per riposizionamenti aziendali utilizzando un software di business intelligence. Il software è ancorato su un Data Base in cui vengono inseriti dei dati rilevabili da una indagine strutturata. Esso sviluppa algoritmi in grado di esprimere i gradi di appetibilità di ogni prodotto presso l’impresa e presso tutti i concorrenti relativamente a ciascun segmento di domanda e a ciascuna area di competenza.
La particolarità del software è rappresentata dal fatto che il grado di appetibilità è espresso su ciascuna caratteristica di prodotto o di servizio ed è rilevata su differenti modalità con cui ciascuna caratteristica può essere rappresentata. Per cui definito uno spettro di caratteristiche di prodotto o servizio e rilevato per ciascun segmento di domanda la caratteristica di orientamento ottimale o di prezzo ottimale si giunge, attraverso un algoritmo, a quantificare su ciascuna caratteristica o sull’intero prodotto o servizio la distanza che separa ciascuna offerta proposta dalla concorrenza e della impresa dai desiderata della domanda.
Dopo aver rilevato ed esposto la mappa competitiva il software è in grado di simulare differenti ridefinizioni delle quote di mercato a partire dalla inclusione di modalità espressive di una o più caratteristiche del prodotto o del servizio e del prezzo più vicine o uguali ai desiderata dei segmenti di domanda o del segmento di domanda di interesse.
Il software consente quindi di prevedere variazioni di quote di mercato dei concorrenti, modificando il valore competitivo dei fattori chiave del marketing. A questo proposito il sistema è in grado di rilevare su quale dei fattori di marketing è necessario intervenire e con quale intensità l’intervento deve essere fatto e quindi di rielaborare un nuovo scenario di mercato in termini di quote a partire da modifiche di caratteristiche proposte. Grazie a questa specificità del software è possibile giungere a configurare il prodotto ottimale rispetto agli obiettivi di mercato da raggiungere